LA CUCINA DELLA SGRUFETTA
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La cucina della Sgrufetta ospite a Mattinata InBlu

30/11/2018

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Photo by Matt Botsford on Unsplash
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A volte succede che...
Un giorno apri la tua casella della posta e il tuo occhio cade su una email, il cui oggetto recita " Proposta intervista".
Curiosa la leggi, arrivi in fondo, e la rileggi, scoprendo che sei proprio tu la persona che vorrebbero intervistare.
Panico! A me, con la mia timidezza, un'intervista?! Come faccio?!
La proposta arrivava dalla gentilissima Daniela Lami, di InBlu Radio, la quale aveva trovato il mio blog cercando una ricetta senza lattosio ed essendole piaciuto, mi proponeva una breve intervista in diretta a Mattinata InBlu con lei e Max Occhiato, in cui parlare della mia passione per la cucina e del mio blog lactosefree.
L'invito era talmente carino ed intrigante che meritava di essere preso in considerazione, timidezza o meno. Dopotutto il mezzo radiofonico è più discreto, ce la potevo fare!

Così, esattamente una settimana fa, da ottimi padroni di casa mi hanno accolta come ospite sulle frequenze di InBlu Radio, per una chiacchierata in loro compagnia.
Ero emozionata a livelli stratosferici e piuttosto ingessata (sensazioni che, ahimè, emergono dalla mia voce), ma sono contenta perchè, per un attimo, sono riuscita ad accantonare, in parte la mia indole timida e mi sono fatta coraggio, arricchendo così la mia vita da blogger di una nuova ed emozionante esperienza che condivido ovviamente con piacere con voi. Ed eccomi "on Air"!
Mi raccomando, siate clementi. :-)

Vi lascio il link diretto: CLICCA QUI PER ASCOLTARE L'INTERVISTA
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Dolci anche per noi intolleranti

25/11/2018

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Negli scorsi giorni ho ricevuto in regalo alcuni prodotti della pasticceria Dolci per intolleranti di Trani.
Un dono che per un intollerante ha un valore immenso (o almeno lo possiede per me), perché va ammesso che è davvero difficile trovare pasticcerie che preparino dolci freschi pensando a noi, e con "noi" includo sia coloro che sono intolleranti al lattosio, sia coloro che non possono assumere glutine.
Sì, è proprio così! Presso Dolci per intolleranti potete trovare proprio ciò che fa al caso vostro: senza lattosio, senza glutine e vegani.
Vale davvero la pena visitare il loro shop online, in cui potrete trovare la varietà dei loro golosissimi prodotti.
Tradizione e Passione

Dolci per intolleranti è una pasticceria storica con un laboratorio artigianale a conduzione familiare, che si trova nel centro storico di Trani, in Puglia, in cui vengono preparati dolci secondo ricette tramandate di padre in figlio, nel rispetto di antiche tradizioni.
Giovanni e Nicola Fragasso, entrambi pasticceri, prestano infatti particolare attenzione nella 
scelta degli ingredienti, puntando a quelli freschi e genuini, senza conservanti. Sono loro che hanno deciso di pensare anche a noi, dedicando un'intera linea a chi soffre di intolleranze.
Dalle loro mani nascono biscotti di vario tipo, cioccolatini e dolci legati alle feste. 


Un punto che merita di essere evidenziato è sicuramente che per tutti i prodotti senza glutine possiedono un laboratorio distaccato, creato appositamente per realizzare questo tipo di prodotti, nel rispetto dell'attenzione che meritano.
Decisamente un fattore da non sottovalutare.
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Pandoro, Biscotti e cioccolatini

Non manca ormai molto a Natale e i pasticceri di Dolci per intolleranti nelle ultime settimane stanno sfornando i tipici dolci legati a questa festività: pandori e panettoni rigorosamente senza latte, o senza glutine o vegani. Non un unico prodotto che va bene per tutti, bensì ognuno appositamente pensato e preparato nel rispetto della singola intolleranza/allergia o scelta alimentare.

Tra i dolci che mi hanno inviato, con mia immensa gioia c'era LUI, il Pandoro!
Un miraggio per quanto mi riguarda, perchè sono trascorsi così tanti anni dall'ultima volta che ne ho mangiato uno, che riceverlo è stato sicuramente un bellissimo regalo di Natale in anticipo. Non vedo l'ora di assaggiarlo!
Per ora vi anticipo che:
- è senza Lattosio e non contiene proteine del latte, in quanto è fatto con margarina vegetale;
- è prodotto Artigianalmente a lievitazione naturale, non contiene conservanti;
- peso: 1kg circa
Per i più golosi c'è anche la versione con i pezzetti di cioccolato (sempre senza lattosio).
Sul loro shop online trovate anche quello senza glutine e vegano.

Biscotti
Il vassoio di biscotti, anch'essi tutti senza latte, è (o meglio ERA) composto da: 
- Fiammiferini
- Baci di dama al cioccolato
- Baci di dama all'albicocca
- Prussiane (vegane)
Potrete trovare i dettagli di questi biscotti e di molti altri, sempre nello shop online di Dolci per intolleranti.


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Cioccolatini
Sono misti, alcuni con il pistacchio, altri con liquore e altri che vi svelerò man mano che li assaggio.
Tutti rigorosamente fatti a mano e senza tracce di latte, fatti con cioccolato Kosher certificato.

Al momento non tutti si possono trovare ancora online, ad ogni modo lo saranno presto e il motivo è assolutamente giustificato: Dolci per intolleranti si sta dedicando e concentrando a sfornare panettoni e pandori, per far fronte alla richiesta in previsione del Natale.
Tenete d'occhio il loro e-shop per saperne di più.

​Vi consiglio di seguirmi nelle prossime settimane, vi aggiornerò man mano che li assaggio.
Una cosa è certa, con Dolci per intolleranti, non dovremo rinunciare al nostro dolce di Natale. 

Ci tengo inoltre a ringraziare la Signora Maria Pia Fragasso, davvero gentilissima e disponibile a rispondere a tutte le domande e richieste di informazioni. Grazie davvero perché l'amore per ciò che si prepara, traspare anche da questi gesti e da queste attenzioni, per nulla scontate.

Cosa state aspettando....andate a sbirciare sul loro sito!
Unico avvertimento... mette fame :-).

Per saperne di più
Sede: Pasticceria di Nicola Fragasso, Via M. Pagano, 76125 Trani5
Website: https://www.dolciperintolleranti.it
E-mail: info@dolciperintolleranti.it
Pagina Facebook Dolci per Intolleranti
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Stelle di pasta brisée

18/11/2018

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...Because Magic is something you make!

​Tutto ebbe inizio da un rotolo di pasta brisée Stuffer, un vasetto di marmellata e uno di spalmabile al fondente di Cioccolateria Veneziana.
Desideravo però che avesse anche un pizzico di magia, ma non avendo la bacchetta magica, ho scelto di dargli la forma di una stella, come le bacchette magiche che hanno le fate nelle fiabe.
Un tocco finale dato da una spolverizzata di zucchero a velo ed ecco che tutti fecero colazione felici e contenti....e senza lattosio, ovviamente!

Look for the magic in every day...
Ricetta 

Ingredienti
1 rotolo di pasta brisée (io uso Stuffer)
qb pistacchio tritato di Sicilia (facoltativo)
bevanda vegetale  di riso per spennellare
formina a forma di stella, o un'altra a vostra scelta

Per la farcitura con la marmellata:
qb marmellata ai frutti di bosco (ma potete scegliere quella che preferite)

Per la farcitura con il cioccolato:
qb crema spalmabile al fondente (io uso quella di Cioccolateria Veneziana, che è senza lattosio, senza glutine e senza zuccheri aggiunti)

Per la versione al cacao:
qb cacao amaro 70%
qb miele
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Preparazione

Per prima cosa prendere un foglio di carta da forno e stenderlo sul piano di lavoro. Spolverare un pochino di pistacchio tritato, distribuendolo su una superficie uguale alla forma e dimensione del vostro rotolo di pasta brisée.
Prendere la pasta brisée, appoggiarla sopra la carta da forno con il pistacchio ed esercitare una leggera pressione con le mani.
In questo modo il pistacchio si integrerà con la pasta.
A questo punto, togliere la pellicola in cui era avvolta e con la formina cominciare a ritagliare le stelline in numero pari. 
Disporle su una teglia rivestita di carta da forno e al centro della stella mettere un pochino di marmellata, o di crema spalmabile. Consiglio di non metterne troppa in modo che non fuoriesca in cottura.
Spennellare leggermente i bordi con un pochino d'acqua e appoggiare sopra un'altra stella, facendoli aderire bene, premendo leggermente, in modo da sigillarle. 
Per la variante al cacao ho spolverizzato la pasta brisée con un po' di cacao amaro setacciato, dopodiché ricavato le stelline con la formina e farcito procedendo come descritto sopra. Unica variante, ho messo un pochino di miele al posto della marmellata.
Cottura in forno preriscaldato a 180°C, per circa 20 minuti. 
Consiglio sempre di regolarvi con il vostro forno. La pasta brisée si deve giusto dorare, ma non troppo.
Una volta cotte, sfornare le stelline e farle raffreddare su una griglia, dopodichè spolverarle con dello zucchero a velo.
​​Se vi è piaciuta questa ricetta e provate a farla, condividetela anche con me usando l'hashtag #lacucinadellasgrufetta
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Rose di pasta sfoglia alle mele

11/11/2018

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Finalmente riesco a godermi un'intera giornata di relax a casa e, complice il tempo uggioso, ho acceso forno e camino e mi godo la tranquillità di questo momento, dedicandomi alla persona che amo e alla cucina.

Come vi accennavo qualche giorno fa, la creatività nei miei piatti per me è fondamentale, ed è altrettanto importante condividere ciò che cucino con i miei cari. 
Miei alleati in questo sono in particolare i prodotti Stuffer, come per esempio la loro pasta sfoglia o la brisée, basi davvero ottime e versatili, che tengo sempre a portata di mano per ogni evenienza.
Quando estraggo una delle due dal frigorifero, il mio Assaggiatore ufficiale di casa si illumina già perchè sa che qualcosa di buono lo aspetta.

Dal mio "creative mood" di oggi vi condivido delle Rose di pasta sfoglia con le mele, una ricetta senza lattosio e latticini, semplice e allo stesso tempo buonissima, che si può preparare con diversi abbinamenti a seconda dei gusti. Sul web se ne trovano infatti molte varianti.
I miei abbinamenti preferiti?
- mele, cannella e nocciole
- mele e lavanda

Sono ottime anche abbinate a una spalmabile al cioccolato fondente o al pistacchio (io uso quelle senza lattosio, senza glutine e senza zuccheri aggiunti di Cioccolateria Veneziana), per accontentare anche i più golosi.

Ora metto a bollire l'acqua, preparo tazze, teiera e un buon infuso, e mi gusto il mio thé delle cinque, in perfetto stile inglese.
A proposito, sto leggendo un bellissimo libro sul tema, se vi interessa prossimamente ve ne parlo. :-)

Vi lascio alla preparazione delle roselline e vi auguro uno splendido proseguimento di giornata.
Enjoy!
Ricetta 

Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare senza lattosio (io uso  quella di Stuffer)
1 mela grande (o 2 se sono piccole o medie)
succo di limone

Per la farcitura con cannella e nocciole:
qb marmellata di pesche (o albicocche se preferite)
qb nocciole tritate 
qb cannella (io uso la Cassia)

Per la farcitura con la lavanda:
puré di mele qb
fiori essiccati di lavanda bio ad uso alimentare

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Nota: io non ho messo zucchero, in quanto la mela lo è già abbastanza, ma se lo desiderate potete aggiungere un po' di zucchero di canna, sia nella versione con le nocciole, sia in quella alla lavanda.

Preparazione
Per prima cosa sbucciate la mela, tagliatela a fettine sottili e bagnatele con un pochino di succo di limone. 
Portate ad ebollizione un pentolino d'acqua e quando comincia a bollire versatevi le mele con il succo di limone, spegnere il fornello e lasciare ammorbidire per 5-10 minuti. Le fettine devo essere morbide ma non troppo cotte. Vi consiglio quindi di regolarvi in base al tipo di mela scelta e allo spessore delle fette.
Nel frattempo, srotolare la pasta sfoglia, tagliare sei strisce di circa 7cm di larghezza ondulando un po' i bordi (vedi foto sotto).
Per la variante mele e nocciole:
In un pentolino a parte, scaldare un paio di cucchiai di marmellata di pesche con un pochino d'acqua, continuando a mescolare. Filtrare il tutto con un colino e spennellare la pasta sfoglia con la riduzione di marmellata ottenuta, spolverare con cannella e nocciole e disporre le mele ammorbidite sul bordo superiore (vedi foto sotto).
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Piegare l'altra metà della striscia andando a coprire parte delle mele e arrotolare delicatamente partendo da un lato.
Spolverate la superficie della vostra rosa con qualche nocciola e cannella (zucchero eventualmente se volete) e disponetela in un pirottino di carta dentro uno stampo per muffins.
Ripetete lo stesso procedimento per tutte le strisce.
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Per la variante mele e lavanda:
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Tagliate la mela e riducetela in puré, ma non troppo, non deve diventare liquida, ma una specie di pappetta. Scolate l'eventuale succo in eccesso, aggiungete qulche fiore essiccato di lavanda sbriciolato e disponete il composto occupando la parte superiore della striscia di pasta sfoglia.
Chiudete il bordo inferiore come descritto per la prima variante e arrotolare creando una rosellina. 
Infornare in forno preriscaldato a 180°C e cuocereper circa 25 minuti. Regolatevi comunque sempre in base al vostro forno e controllate che la sfoglia sia cotta prima di sfornarle.
Fatele raffreddare un attimo prima di rimuoverle dallo stampo.
Servitele tiepide o fredde in base ai vostri gusti. Personalmente le adoro ancora tiepide.
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Questa sotto è una variante con puré di mele e nocciole.
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​​Se vi è piaciuta questa ricetta e provate a farla, condividetela anche con me usando l'hashtag #lacucinadellasgrufett
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Happy Sunday morning!

11/11/2018

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H​appy Sunday!
Fuori piove, la mia casetta è avvolta dalle nuvole basse..un'atmosfera quasi da sogno. Abbiamo acceso il camino e nel silenzio di questa piovosa domenica, accompagnati solo dallo scoppiettio del fuoco, mi gusto una leggera colazione con uno yogurt Stuffer senza lattosio e una buona tazza di infuso di thé verde, lavanda e vaniglia, in attesa di accendere il forno e creare qualcosa di buono. 
Nel frattempo sfoglio il mio nuovo libro di cucina, ne ho presi ben tre negli ultimi giorni! Non vedo loro di leggermeli tutti e condividere con voi le ricette più interessanti.
E voi? Che programmi avete per la giornata?

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Cinnamon pull apart bread - Pane dolce alla cannella

3/11/2018

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La mia avventura con la pasta madre continua. 
Questa volta ho voluto preparare il Cinnamon pull-apart bread, un dolce che amo molto e che ha come ingrediente predominante la cannella. La mia è una versione ovviamente lactosefree, alla quale ho aggiunto in copertura anche qualche pezzettino di mela, frutto che gli conferisce quella giusta nota dolce.
Si tratta di un dolce di origine anglosassone, di cui non credo esista una vera e propria traduzione italiana del nome. Quella che forse si avvicina di più è "Pane dolce alla cannella".
La sua particolarità, come dice il termine "pull-apart", ovvero "fare a pezzi" è proprio quella che per mangiarlo se ne possono staccare i pezzi con le mani, in quanto composto da più parti separate tra loro da un mix di burro (senza lattosio), zucchero e cannella.
Impossibile non innamorarsene! Morbido dentro, leggermente croccante in superficie e con uno stratosferico sapore di cannella.
Inebriante, così come il profumo che si propoga nella nostra casa mentre cuoce al caldo nel nostro forno.

Io amo mangiarlo tiepido, accompagnato da un buon infuso alla vaniglia, ma potete anche abbinarlo a un po' di miele o marmellata, oppure a un pezzetto di cioccolato fondente.
Provatelo non ve ne pentirete!

La qualità della cannella in questo dolce è importante perchè è l'ingrediente che lo caratterizza. Io uso la Cassia, ma anche quella classica va benissimo.
Personalmente, ho avuto la fortuna di aver conosciuto tempo fa "Sapori del mondo", un piccolo negozio di erbe e spezie, gestito dalla gentilissima Signora Daniela e da suo marito, dai quali ormai da anni mi rifornisco, in quanto la qualità dei loro prodotti è davvero ottima.  Hanno spezie di tutti i tipi e anche miscele che preparano loro, oltre che una vasta esperienza e conoscenza nel campo, ciò che offre un valore aggiunto al loro servizio, per me irrinunciabile.
La Cannella Cassia l'ho provata grazie a loro e da allora, quando vado a trovarli, faccio scorta. :-)
Ci tengo quindi a ringraziarli, perchè con le loro spezie, sono spesso parte delle mie ricette e la qualità si sente.
Se qualcuno di voi è interessato, da qualche mese hanno creato anche un blog, in cui approfondiscono l'uso di thè e spezie e in cui rispondono alle domande che nel corso del tempo gli sono state poste. Se avete anche voi questa passione, o se siete semplicemente curiosi, dategli un'occhiata: Sapori del mondo Blog
Ricetta 

Ingredienti

Per l'impasto:
500g farina (forte) 
3 uova
150g lievito madre
80g di zucchero di canna macinato fine
2g cannella Cassia
qb vaniglia Bourbon
85g di latte senza lattosio (io ho usato 0,01)
80g acqua a temperatura ambiente
120g burro vegetale (o senza lattosio)
un pizzico di sale (importante aggiungerlo lontano dal lievito)

Per la farcitura:
40 g burro vegetale (o senza lattosio)
15g zucchero vanigliato Bourbon
30g zucchero di canna macinato fine (se lo volete più dolce mettetene 50g, sempre in aggiunta a quello vanigliato)

5g cannella Cassia
​1 mela (facoltativa)
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Preparazione:
​Prendere il lievito madre e metterlo in una scodella capiente insieme a: farina setacciata, zucchero, cannella e vaniglia Bourbon. Unire le uova e, poco alla volta (importante), il latte e l'acqua. Impastare con l'impastatrice o a mano per circa 10 minuti, dopodiché far riposare l'impasto per circa 5 minuti. Non appena trascorsi, continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto liscio. Vi potete aiutare inizialmente con l'impastatrice, ma consiglio di proseguire poi a mano.
Una volta liscio, unire il pizzico di sale (è davvero importante che lo aggiungiate lontano dal lievito, quindi non prima) e a poco a poco il burro. Anche questa operazione è molto importante. Ogni volta che versate un po' del burro, la pasta lo dovrà assorbire completamente prima di aggiungere il successivo quantitativo.
Effettuata questa opertazione, formare una palla e metterla in una ciotola bella capiente, precedentemente oliata. Coprite con un canovaccio inumidito e mettere a lievitare fino al raddoppio, in luogo tiepido, lontano da correnti d'aria. 
Io l'ho messo in forno spento con la lucina accesa, insieme a una ciotolina di acqua calda per mantenere l'umidità.
Non appena l'impasto sarà lievitato, stenderlo su un piano di lavoro precedentemente infarinato, creando un rettangolo (circa 30x50cm). Vi consiglio di farlo a mano perchè l'impasto sarà molto elastico.
A questo punto prendere il burro freddo precedentemente ammorbidito e spennellarlo sulla pasta.
In una ciotolina mescolare poi lo zucchero vanigliato, quello di canna e la cannella, dopodichè spargere anch'esso sulla pasta e con una rotellina ricavare sei strisce (le mie sono venute laghe circa 6cm).

Prendere le strisce e disporle impilate una sopra l'altra. Se parte dello zucchero e cannella dovesse scivolare, non preoccupatevi, lo potete riprendere e rimettere sulle strisce alla fine.
A questo punto, sempre con la rotellina, suddividere in sei parti le nostre strisce sovrapposte, e disporle in verticale in uno stampo da cake, precedentemente rivestito con carta da forno.

Coprire con un canovaccio e mettere a lievitare nuovamente (io sempre in forno spento con lucina accesa), per circa un'ora e mezza. Regolatevi in base al vostro impasto, dovrà essere circa raddoppiato.
Nel frattempo, se avete deciso di fare la versione con la mela, prendetene una a pasta dura e tagliatela in piccoli pezzetti che andrete poi a distribuire sulla superficie prima di infornare, in forno preriscaldato a 180°C, per circa 35-40 minuti (regolatevi comunque secondo il vostro forno e fate la prova stecchino).
Qualora la superficie si scurisse troppo subito all'inizio, copritelo per il resto del tempo di cottura, con un foglio di alluminio.
Una volta cotto sfornare e lasciare riposare una ventina di minuti nello stampo, prima di rimuoverlo.

Il Cinnamon pull apart bred è delizioso mangiato tiepido.
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Una giornata con le mani in pasta

3/11/2018

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Un paio di settimane fa ho avuto la possibilità di partecipare ad un corso molto interessante sulla panificazione di vario tipo, organizzato dagli amici di Afiordigusto Bio Bistrot nell'ambito del ciclo di incontri dal titolo "La cucina curativa, corsi GourMed speciali".
Una giornata davvero interessante, condotta da un bravissimo (e molto paziente) Chef, Francesco Stefania, il quale ci ha condotte, facendoci mettere letteralmente le mani in pasta, attraverso la storia dei grani antichi, delle farine integrali e della fermentazione con la pasta madre. Un corso pratico dunque, perchè come diceva giustamente lo Chef, abbiamo più forme di memoria e quella tattile è molto importante quando prepariamo dei lievitati. Toccare con mano l'impasto, sentirne la consistenza, che varia a seconda di ciò che stiamo preparando, è davvero importante.
Ad ogni modo anche un po' di teoria non è mancata, perchè alcune basi sono fondamentali, soprattutto quando si parla di lievitazione con la pasta madre e di quale farina scegliere. Una delle migliori è sicuramente quella di grano integrale macinata a pietra, in quanto questo metodo lavora a bassa velocità, impedendo al grano di riscaldarsi e permettendogli così di mantenere le proprie sostanze nutritive.
Armata di scodella, farina, lievito ed acqua è iniziata la magia. Sì, perchè in fondo chi, soprattutto da piccoli, non vedeva la lievitazione come una specie di magia?!
In una giornata abbiamo sfornato pane di diverso tipo, focacce, grissini, croissants e girelle: una vera bontà!

Un mondo, quello del pane e di ciò che vi ruota intorno, che mi ha sempre affascinata, sebbene purtroppo non ho molto tempo per dedicarmici quanto vorrei.
​Ma quel giorno non sono rientrata a casa da sola.
​In un vasetto di vetro avevo con me un pochino di pasta madre e da quel momento vi confesso che mi sono sentita investita di una certa responsabilità, oltre che da mille domande e dubbi.
Non sono una che si tira indietro però, così ho cominciato a documentarmi e a parlare con le amiche che usano con successo questo lievito. Ci tengo a capire come usarlo e mantenerlo al meglio.

Voi cosa ne pensate del lievito madre? Lo usate o preferite altri tipi di lievitazione?
Se vorrete condividere la vostra esperienza o i vostri dubbi, mi farà piacere.

Se poi vi state chiedendo che cos'ho preparato con i primi rinfreschi, beh, lo scoprirete presto. Nel frattempo vi condivido qualche immagine delle meraviglie che avevamo sfornato.
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    La passione per la cucina, incontra l'intolleranza al lattosio dando vita a "La cucina della Sgrufetta". Una raccolta di ricette, rivisitate e riadattate, rigorosamente senza lattosio.
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